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A cosa serve FreeBSD

Informazioni sui possibili campi di utilizzo di FreeBSD

Server

FreeBSD si è affermato da anni soprattutto come sistema operativo per server Intranet e Internet. In tale ambito è da molti considerato una delle varianti di Unix più efficienti ed affidabili in assoluto. Per esempio ftp.cdrom.com della Digital River, che è stato per anni il sito FTP più frequentato di Internet con un traffico che superava spesso il Terabyte di dati trasferiti al giorno, girava su una singola macchina multiprocessore Xeon con FreeBSD. Un grande sito rappresentativo è Yahoo!, che lo utilizza dovunque nella sua catena produttiva, a cominciare da centinaia di server Web poco costosi, ripartendo il carico degli accessi dinamicamente. Poi ci sono www.apache.org, www.netcraft.com e tanti altri.

Le applicazioni disponibili sono praticamente tutte quelle note nel mondo Unix: da Apache a Squid, da Sendmail a Qpopper, da Samba a Majordomo, da MySQL a BIND. Non mancano neppure le applicazioni commerciali, così come i giochi. Per esigenze contenute centinaia di applicazioni possono essere installate direttamente in forma binaria, tramite un meccanismo in genere veramente “plug & play”. Per esigenze più evolute, una collezione di oltre 11000 applicazioni di terze parti verificate (i “ports”) può essere configurata e compilata a piacimento con un semplice comando, senza che siano richieste competenze tecniche. Infine, personalizzare e ricompilare per FreeBSD un qualunque software Unix è quasi sempre un’operazione relativamente agile, dato che il sistema operativo deriva direttamente da 4.4BSD-Lite e rappresenta quindi uno standard affermatissimo.

Esistono anche librerie per la compatibilità binaria con SCO Unix e Linux, aprendo le porte al parco applicativo di tali sistemi, fra cui, per citare uno dei tanti esempi commerciali, Oracle.

Sia che vogliate mettere in piedi un piccolo file e print server Intranet accessibile anche da Windows, Macintosh e altri Unix, sia che vogliate allestire un grande sito Web da molti milioni di accessi al giorno, sia che vogliate un server News o uno con migliaia di caselle di posta elettronica, con FreeBSD potrete probabilmente vedere funzionare il servizio per mesi e mesi senza neppure un’interruzione. Chi scrive ha visto server FreeBSD altamente sfruttati funzionare ininterrottamente senza un solo crash per anni. L’efficienza è tale che, per esempio, un mail server con circa 4500 messaggi in transito ogni giorno gira tranquillamente con un vecchio 486/66 e 32 MB di RAM. Per un Web server con una decina di siti statici e dinamici per un totale di oltre mezzo milione di hits al giorno, basta tranquillamente un PII/400 con 128 MB di RAM. Persino un 386 messo in cantina molti anni fa può diventare un ottimo server DNS per un’organizzazione medio-piccola.

Desktop

Negli anni passati le applicazioni desktop sono state in genere trascurate, soprattutto considerata la diffusione di sistemi operativi intuitivi, dotati di moltissimo software specifico e di un marketing fortissimo. Ciononostante FreeBSD dispone ormai di tutto il necessario per offrire una valida alternativa anche in quest’ambito, a cominciare da X Window. X Window è un ambiente grafico potente e configurabile, che gode di tutti i vantaggi derivanti dal fatto di girare sotto Unix e può sfruttare grandi pacchetti desktop liberi quali KDE e Gnome. A seconda delle preferenze l’aspetto grafico può essere reso simile a quello di Windows, di Solaris, di Macintosh, di Amiga o di innumerevoli altri ambienti. Per X Window esiste una moltitudine di applicazioni, comprese quelle di produttività individuale e da ufficio, come Word Processor o fogli elettronici. Per citare un pacchetto integrato noto: OpenOffice.

Spesso si ritiene che Unix sia troppo complesso da maneggiare e, quindi, che una stazione di lavoro Unix con X Window sia al di là della portata della maggior parte degli utilizzatori non specializzati. Benché Unix sia effettivamente complesso, come è naturale che sia un sistema che è nato ed è cresciuto in ambienti tecnici e che ha alle spalle ben trent’anni di evoluzione, in realtà una stazione di lavoro una volta allestita può essere amministrata abbastanza facilmente. Il fatto che sotto alle finestre ad ai menu a tendina ci sia Unix non costituisce di per sè un problema, ma anzi, è un punto di forza grazie alla solidità del sistema, che riduce drasticamente le richieste di supporto. Come ben sanno tutti i professionisti del settore, tali richieste sono innumerevoli quando si parla di sistemi operativi concepiti appositamente per un uso desktop ma molto meno stabili. Per quanto riguarda l’allestimento, infine, è vero che esso può rappresentare uno sforzo notevole per una persona non esperta, ma una volta acquisita la conoscenza necessaria il tempo richiesto per una nuova installazione diviene effettivamente di poco superiore, uguale o addirittura inferiore a quello richiesto per l’installazione di un qualsiasi sistema specificamente orientato all’utilizzo desktop.

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